L'Arcipelago delle Hyeres: un cordone di isole raggiungibili solo via mare e senza auto al seguito, più un'altra manciata di isolotti disabitati sono quelle che costituiscono l'Arcipelago delle Hyeres; piccoli gioielli, minuscole insenature, spiagge chiare, grotte e falesie. Conosciute anche come le "Isole d'Oro" nome determinato dal fatto che quelle terre in mezzo al mare luccicano perché cariche di mira, l'arcipelago viene anche indicato come le Isole Porquerolle. E' stato dichiarato dal Governo francese dal 1963 Parco Nazionale sia marino che terrestre. Limitata è la ricezione turistica sulle isole. Qualche ora di veleggiata per raggiungere l'arcipelago, dove durante tutto l'anno la trasparenza dell'acqua è sicura.

La temperatura marina segue l'andamento del Mediterraneo, quindi fresca d'inverno più temperata d'estate. I fondali sono ricchissimi di vita. Numerosi sono i punti di immersione: Cap des Medes, Langoustier, La Galere; anche se la palma dell'immersione più affascinante spetta a pieno diritto all'isolotto della Gabiniere. Un monolite di roccia che si eleva dal fondo dritto fino al cielo. Nei pressi delle sue pareti che cadono verticali nel profondo blu, intere colonizzazioni di gorgonie rosse ne ammantano la scenografia, i ciuffi di spirografi si fanno cullare dalla lieve corrente, cernie vivono tra le spaccature, nelle zone più fonde le aragoste e nuvole di castagnole rosse.
L'attrazione maggiore alle Porquerolles è costituita comunque dalle immersioni sui relitti, che richiedono però una certa esperienza e l'ottemperanza a regole tecniche imposte dai centri di immersione locali, e dal vento che sa regalare veleggiate indimenticabili.